


La nostra storia
Perchè è nato Happy Days Again?
Questo progetto nasce dalla volontà di sentirmi realizzata, di comprendere perchè sono qui. Ho lavorato per 17 anni nell’azienda di famiglia, dove ho cercato “il mio posto”, e un po’ lo avevo trovato: cominciai a seguire le Risorse Umane, circa una trentina di persone.
Le lezioni manageriali e di sensibilizzazione sul welfare aziendale che avevo acquisito da mio padre, che anni addietro aveva lavorato per una multinazionale Svedese, mi risuonavano molto e così cercai di far crescere le persone e l’azienda di famiglia con quei principi, ed io imparai moltissime cose.
Il tempo passava e mi resi conto di quanto però la quotidianità con i cavalli mi aiutasse a costruire uno spazio di benessere, in cui cambiavo e mi evolvevo insieme a loro. Durante le mie ricerche sul mondo equino mi sono imbattuta in un testo che è stata un’illuminazione: La saggezza del cavallo per l’uomo di Monty Roberts. Dall’altra parte dell’Atlantico, in California, persone di tutte le età e con esperienze diverse, anche traumatiche, ritrovavano serenità e consapevolezza di sè nel rapporto con questo splendido animale. Questa era la mia strada: potevo mettere insieme le competenze acquisite nella gestione delle risorse umane e, attraverso la relazione con il cavallo, aiutare le persone a stare bene.
Perchè si chiama Happy Days Again?
Durante l’adolescenza passai notti intere a sognare un cavallo tutto mio da accudire, spazzolare, con cui passeggiare per Vascagliana, luogo dove sono cresciuta e vivo tuttora. Finalmente, finite le superiori, il sogno parve avverarsi, una telefonata e una semplice richiesta: “C’è una cavalla che non può più correre, la vuoi?”. Insieme all’entusiasmo e all’emozione, mi travolse un grande senso di responsabilità, sarei stata all’altezza?
Arrivai all’allevamento e me la presentarono, una Purosangue morella con una stella bianca sulla fronte tra i grandi occhi scuri. Aveva un anno e mezzo e si chiamava Happy Days Again. Per mesi ci incontrammo ogni giorno, educare e tranquillizzare una piccola puledra fu un’impresa per niente facile, ma relazionandomi con lei imparavo molto su di me, su come pormi, muovermi, comunicare con il corpo, oltre le parole. Happy Days Again era oramai parte della mia vita, ne ero innamorata, parlavo a tutti di lei. Durante il passaggio di proprietà però, scoprii con sorpresa che al maneggio avevano fatto confusione: il suo vero nome era Mary Jane, fu un piccolo choc. Nel frattempo avevo cominciato a cercarle una compagna, i cavalli sono animali da branco e per vivere bene hanno bisogno della relazione con un loro simile. Nell’allevamento dove viveva Mary Jane c’era un ex cavalla da corsa, ancora segnata dall'ansia prestazionale dell’addestramento sportivo, non appena le mettevi la sella pensava solo a correre, non sapeva fare altro.
Ironia della sorte, lei era la vera Happy Days Again. La sfida, questa volta, fu restituirle fiducia e serenità nella relazione con le persone e dopo mesi di pazienti tentativi, imparò a lasciarsi guidare senza costrizioni. Un nome che ritornò, con il suo significato più ovvio. Per loro, per me, furono davvero
Giorni Felici, di nuovo.

Cosa puoi scoprire di te
nella relazione con il cavallo?
Il cavallo ti mette alla prova, mette in dubbio le tue certezze e i tuoi spazi, ti stimola ad essere autentico, ha bisogno che comunichi in modo coerente. Tutto ciò te lo mostra con il suo atteggiamento, io sono qui per aiutarti a decodificare il suo linguaggio. Nella relazione con lui andremo ad allenare la tua capacità di comunicare e di percepire il mondo intorno.