
Il respiro, é quella cosa tanto semplice e scontata che in pochi conoscono davvero. Il respiro é la prima cosa che ci viene meno quando abbiamo paura, quando siamo arrabbiati o sotto pressione.
Il respiro é una delle cose più importanti che possiamo imparare a conoscere. Non sto a spiegarvi come funziona scientificamente, anche perché non sono un dottore ma un’istruttrice di equitazione, qui vi scrivo come potete sfruttarlo a vostro favore, e parlo del respiro VERO, quello diaframmatico.
Ovvero? Ovvero quello di pancia!!Quello che fanno i bambini, quello che facevamo già appena nati ma che abbiamo dimenticato. Ma perché questa cosa c’entra con l’equitazione? Eh caspita, centra eccome. Provate a pensare già alla prima cosa fondamentale, ovvero quando ti avvicini al cavallo per chiedergli di venire con te con la capezza: se ti avvicini con la pancia contratta e quindi senza respirare, cosa dovrebbe pensare il cavallo?
Allora, non é che lui ti guarda tramite la maglietta e capisce che non respiri, ma se tu non respiri, é perché il tuo corpo impiega le energie in qualcos’altro, in particolare si prepara ad una possibile fuga perché il “non respirare” il tuo corpo lo interpreta in modo inconscio come un fattore di rischio, decodifica la situazione come “in grande pericolo”. É il nostro fantastico cervello rettiliano (la sede degli istinti primari, delle funzioni corporee autonome, del territorio, della conquista e della difesa..) che fa sì che ciò avvenga producendo adrenalina, e facendo ciò: il nostro viso prende un altra fisionomia, la nostra mimica facciale dice tutto, in più la nostra pelle emana un odore differente e il nostro corpo esprime un comportamento non verbale che mette in guardia il nostro amico quadrupede.
Perché lo mette in guardia? Perché lui pensa in modo molto semplice: “il bipede ha paura, di cosa c’è d’aver paura? mi metto in guardia anche io!! Ci sarà un pericolo!”
E da sella? Anche qui si creano problemi se non respiriamo o se non respiriamo correttamente. Come potresti riuscire ad avere il tuo bacino bello morbido, pronto per seguire il movimento sciolto del cavallo se le tue viscere sono contratte? Inoltre concentrarsi sul respiro diaframmatico ci aiuta ad essere nel famoso e “noioso” QUI ED ORA, noioso perché io non smetterò mai di ripetere quanto sia importante. Provate a pensare d’ora in poi quanto comunichiamo col nostro respiro e quanto cambia incondizionatamente il nostro respiro a seconda delle situazioni.
Ma perché il respiro diaframmatico? Perché é il respiro autentico, che aiuta ad alleggerire e ammorbidire il nostro ventre, le nostre viscere interne, il nostro bacino, e tutti gli sfinteri. Questa respirazione aiuta a rilassarci. Chi fa meditazione lo sa bene. Quindi provate questo esercizio:
a pancia in su coricati per terra, o in piedi con la schiena bella appoggiata al muro mettete la mano destra sulla pancia e sinistra sul petto
Chiudete gli occhi e pensate di riempire la parte bassa della pancia di aria
Si deve alzare solo la mano che sta sulla pancia, quella sul petto non dovrebbe muoversi
Pian Piano esagerate, pensate di riempire non solo la pancia ma andate più giù, riempite i piedi di aria
Questo esercizio, e altri, sul respiro lo potete trovare nel libro:
CENTERED RIDING
“Equilibrio del corpo e consapevolezza interiore di uomo e cavallo”
di Sally Swift da Equitare
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